Reverse engineering su dispositivo Ortovox D-82024

Prima di tutto è d’obbligo una velocissima presentazione dello strumento per chi non avesse familiarità con gli strumenti di soccorso in valanga.

Lo strumento che qui studiamo serve ai soccorritori, che durante la ricerca scelgono di impostarlo in modalità ricerca, per individuare il segnale trasmesso dal disperso, che invece ha il dispositivo vincolato al suo corpo impostato in modalità trasmissione.

Ortovox

 

Utilizzo

La procedura attuata dal soccorritore in ricerca è semplice: una volta giunto sul luogo imposta il selettore su “80” (sensibilità maggiore). Dopodiché impugna lo strumento con l’interfaccia rivolta verso l’alto e lo fa ruotare su se stesso mantenendolo fisso sul piano orizzontale al terreno, questo al suo interno ha un antenna con un guadagno molto alto in una direzione preferenziale, quindi restituirà un feedback sonoro e visivo che informerà il soccorritore sull’intensità del segnale ricevuto rispetto alla rotazione attuale. Non appena si troverà un massimo locale di intensità si prosegue verso quella direzione diminuendo sempre più la sensibilità dello strumento per ridurre la zona di ricerca ed essere sempre più precisi, fino a trovarsi nelle immediate vicinanze della vittima e iniziare l’individuazione finale (sondino e pala).

Interfaccia

L’interfaccia dell’Ortovox è molto intuitiva. Vi è un selettore a rotazione per regolare la sensibilità della ricezione che si sblocca dalla modalità di trasmissione grazie ad fermo di sicurezza.

Questo in posizione base è appunto in trasmissione e invece viene ruotato all’occorrenza verso la modalità ricerca in una delle 5 sensibilità selezionabili (80, 35, 15, 8, 2-0 [m]).

Sono presenti 3 led (verde, giallo, rosso) inseriti all’interno di una visibile freccia rossa disegnata per indicare la direzione preferenziale (di guadagno) dell’antenna, informazione che noi useremo per capire da che parte muoverci per raggiungere il disperso. I led si illuminano, in successione (dal verde al rosso),  proporzionalmente all’intensità del segnale ricevuto in quella particolare direzione. Insieme all’incremento di luminosità dei led sentiremo un fischio proporzionale a quest’ultima, di grande aiuto quando non si ha tempo di guardare il dispositivo perché si è in un luogo impervio e si deve guardare dove si mettono i piedi.

Man mano che ci avvicineremo alla sorgente (al disperso) andremo ad abbassare la sensibilità dello strumento grazie al selettore (ruoteremo perciò di una tacca verso destra) perché il segnale ricevuto sarà sentito troppo forte e  andrà a saturare , in questo modo potremo migliorare ulteriormente la precisione della ricerca.

Sotto i ferri

Bene, ora inizia il lavoro sporco… Quello che ho fatto è molto semplice. In un primo momento ho osservato il suo interno e ho trovato questo.

Ortovox_inside_1&2

 

 

Notiamo immediatamente quello strano cilindro grigio scuro, quella è l’antenna, o meglio è il nucleo di ferrite che fa guadagnare bene l’antenna che in realtà è semplicemente l’avvolgimento di filo arancione avvolto alla base intorno al cilindro. Notiamo ancora facilmente il vano batterie, i 3 led che illuminavano la freccia, il quarzo (che genera la portante a 457kHz) e il connettore jack per le cuffie. Il selettore di cui abbiamo parlato prima sembra sparito e invece è sempre in basso a creare quella circonferenza di punti di saldature. A fianco notiamo un 4° led, prima nascosto, è quello che serve a segnalare l’invio dell’impulso durante lo stato di lavoro base (trasmissione).

 

Proveremo ora a collegare il nostro piccolo, ma sufficientemente prestazionale a questi scopi, Arduino per campionare i varie tensioni/segnali (dai led e dal jack) e per impostare il selettore in modo digitale. Lo interfacceremo ulteriormente con una bussola per ottenere facilmente l’angolo di rotazione relativo del dispositivo.

Ortovox_inside_section

Andremo a connetterci in primo luogo al selettore in basso (che qui è stato rimosso per permetterci di saldare i fili di connessione) e porteremo grazie al u-controllore in cc il pin rosso con T entrare in modalità trasmissione.

Mentre per la modalità di ricerca il pin rosso verrà messo in cc dal u con XX mentre XX andrà a connettersi con uno (e solo uno) dei pin per le altre selezioni: (XX: è lasciato oscurato volutamente)

  • 5 – per sensibilità 80 m
  • 4 – per sensibilità 35 m
  • 3 – per sensibilità 15 m
  • 2 – per sensibilità 8 m
  • 1 – per sensibilità 2-0 m

Quindi, proseguiamo con l’interfacciamento ai led. Questi lavorano in PWM  (sembrerebbe) per questo usiamo il comando pulsein per capire quale sia l’intensità.

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Update – l’analisi del dispositivo è stata abbandonata in favore dello studio del più efficiente Mammut Barryvox Pulse che dispone de 3 antenne anziché una.